giovedì 13 agosto 2015

Recensione - Sagre di luglio 2015, Confraternita del Bacalà e toro allo spiedo

Come preannunciato, oggi farò una doppia recensione delle sagre di paese degne di nota a cui ho partecipato finora. Godetevele!


Cominciamo con la festa patronale di Roasio, in provincia di Vercelli.
L'ambiente si presenta tipico di una sagra: panche grosse, rumore e alcolemia dilagante.
Il menù è piuttosto classico, quasi scontato, e non offre una gran scelta tranne quello per cui sono venuto, ovvero il bacalà alla vicentina cucinato dalla Confraternita del Bacalà, famosa per conservare la ricetta ttradizionale di questo piatto.
Dopo qualche assaggio della cucina locale, che comunque è semplice ma per nulla spiacevole, mi fiondo sul pesce che mi esplode in bocca in un coacervo di piacere assoluto. Il bacalà è cremoso ma ha conservato in parte la sua tonicità, e la polenta è ricca e spessa al punto giusto per accogliere la salsa del pesce. Nonostante il caldo pulisco il piatto con somma gioia, essendo certo che fosse il miglior bacalà alla vicentina che io avessi mai assaggiato.
Se l'occasione si ripeterà, dovete necessariamente parteciparvi.


A poche centinaia di metri da Roasio, nella località Villa del Bosco, poche settimane dopo è stato proposto il toro arrosto.
Vedete, è un piatto estremamente difficile perché va cotto tantissimo a basse temperature per lasciare la carne tenera nonostante sia di bovino adulto.
La sagra in sé appare ancora più caotica della precedente, l'organizzazione e il servizio lasciano a desiderare ed è pure presente una fastidiosissima musica elettronica a seicento decibel di volume, cosa non proprio ideale per farsi due chiacchiere.
Il menù è leggermente più ampio di quello di Roasio, e onestamente mi è spiaciuto non potermi fare un giro di assaggi di carne.
Coi dovuti tempi di attesa il toro arriva, accompagnato da una deliziosa salsa al vino e delle verdure saltate. E' morbido, succulento, perfettamente aromatizzato, un sommo piacere per il palato.
L'unico peccato è che ce ne sia davvero poco, ed effettivamente a un occhio esperto sarebbe stato palese che un toro di quelle dimensioni non sarebbe bastato per tutti i commensali.
Peccato per l'organizzazione, perché il cibo era veramente magnifico.

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